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Recensione "Rogue One: A Star Wars story"

  • Matteo Santori
  • 10 mar 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

“Rogue One: a Star Wars story” è un film del 2016 diretto da Gareth Edwards ed è ambientato nell’Universo della famosa saga di George Lucas, in cui vediamo i Jedi (i difensori della pace e della giustizia) scontrarsi con i Sith (guerrieri che mirano ad ottenere il controllo della galassia e a portare pace nella stessa, ma con metodi assai brutali). I fatti si svolgono poco prima del quarto episodio “Una Nuova Speranza” e vediamo una squadra, chiamata Rogue One, partire per una missione importante: trovare i piani per distruggere la potente Morte Nera, una stazione spaziale in grado di sterminare interi pianeti, prodotta per volere del malvagio Impero galattico dallo scienziato Galen Erso, il quale ha lasciato una vulnerabilità nel reattore centrale che se colpito, provocherebbe la distruzione della Morte Nera stessa. Incontriamo nuovi personaggi: Jyn Erso (Felicity Jones) la protagonista e figlia dello scienziato Galen Erso (Mads Mikkelsen), Cassian Andor(Diego Luna) l’ufficiale della Ribellione, Orson Krennic (Ben Mendelsohn) direttore della Divisione Ricerca Armi Avanzate dell'Impero Galattico, a capo del progetto di costruzione della Morte Nera, Chirrut Îmwe (Donnie Yen) un guerriero cieco che crede devotamente nella Forza(è un campo di energia generato da tutti gli esseri viventi che pervade l'universo e tutto ciò che esso contiene), K-2SO (Alan Tudyk), un imponente droide di sicurezza imperiale riprogrammato dall'Alleanza Ribelle (Tudyk interpreta il personaggio tramite performance capture), Bodhi Rook, (Riz Ahmed) un disertore dell'Impero che si unisce alla ribellione, Baze Malbus, (Jiang Wen) un guerriero armato fino ai denti, Saw Gerrera(Forest Whitaker) un estremista ribelle, veterano delle Guerre dei Cloni. Appariranno anche Darth Vader(il famoso nemico della saga), la principessa Leia(il capo della Ribellione) ed il senatore Bail Organa(padre adottivo di Leia). Il film, sebbene non sia all’altezza dei precedenti, si apre senza dichiararsi troppo legato all'universo di Star Wars, cui rivela gradualmente la sua appartenenza, in un crescendo di ritmo, di divertimento, e di soddisfazione anche per i fan più esigenti. Il film inoltre vanta di un’ottima colonna sonora, prodotta da Michael Giacchino e per la prima volta troviamo il non avvalersi delle musiche di John Williams che, nonostante siano presenti in alcune parti del film (come la famosa Marcia Imperiale), non saranno le principali.

 
 
 

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