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Spazio Riflessione: Oggi

  • Linda Sagripanti
  • 8 mag 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Oggi non voglio guardare attraverso uno schermo. Stamattina mi stacco da tutto, non inizio conversazioni online, non ho voglia di comunicare se non da vicino, non guardo video né foto né opinioni scritte senza misura. Mi sveglio e preferisco guardarmi allo specchio con la luce gialla del bagno che mi fa truccare male, guardare fuori che è ancora buio, mi piace osservarmi e osservare stamattina, guardarmi intorno e assaporare i riflessi, i giochi di luce, la polvere in mezzo a un raggio appena sorge il sole, le piastrelle del pavimento, persino. Lo sbuffo di fumo e le nuvole bianche, il prato bagnato e lo scodinzolio del cane. Non metto neanche le cuffie perché ho voglia del canto degli uccelli e del silenzio spezzato solo da un motore acceso, mi affretto se serve, altrimenti prendo tutto con calma. Oggi le mie occhiaie mi sorridono blu, e come Amélie sento una musica tutta mia e mi accompagnano i piccoli piaceri: l'odore del caffè appena fatto e il cappello che mi solletica i capelli che quasi non ho più, il broncio di mia madre che non vuole iniziare la giornata e il sorriso che mi concedo. Non durerà per sempre, ma oggi non voglio darmi troppo agli altri attraverso una realtà finta: e come gli antichi greci sento qualcosa di mistico anche se la mia natura è urbana; le gocce di rugiada sulle foglie, l'acqua calda sopra la mia mano, la pelle fredda di Gennaio. Questa è la mia ora d'aria, anche se le sbarre invisibili di questa prigione mi circondano sempre, oggi chiudo gli occhi, oggi respiro.

 
 
 

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