Ora di religione
- Sara Lombardo
- 7 giu 2017
- Tempo di lettura: 2 min
È giusto e producente che nelle scuole italiane ci sia l'ora di religione cattolica settimanale? Le statistiche ci insegnano che la percentuale maggiore di studenti che decidono di non avvalersi dell'insegnamento di tali argomenti si registra nelle scuole secondarie del nord Italia, ma lasciamo per un attimo da parte i numeri e i dati e concentriamo la nostra attenzione su alcuni aspetti.
L'ora di religione cattolica non è catechesi e sempre più spesso è insegnata da laici. Lo Stato Italiano riconosce il valore della nostra tradizione religiosa, che è patrimonio storico, ma lo fa nel rispetto della libertà di culto e garantisce ad ognuno il diritto di avvalersi o meno dell'insegnamento di questa materia. Essa non pretende l'indottrinamento alla religione cattolica, ma si fonda sul riconoscimento della cultura religiosa come substrato culturale italiano. La laicità dello stato favorisce la pacifica convivenza tra le religioni; capita, infatti, che ad usufruire di tale insegnamento siano anche studenti di altre fedi con menti aperte a nuove culture e, in tal caso, anche a quella del paese che li ospita. Un'ora di religione ben gestita, come succede nel nostro liceo, è un’opportunità formativa e istruttiva: conoscere la storia della nostra religione significa conoscere a fondo la nostra identità culturale, la nostra civiltà; tuttavia conoscere la storia anche di altre religioni è un arricchimento personale e presupposto per un dialogo creativo. La differenza, al di là dei programmi ministeriali, che tra l'altro prevedono anche lo studio delle altre grandi religioni (protestante, ortodossa, islamica, induista e buddhista), la fa l'insegnante: partendo dai principi della nostra religione, riesce a darci stimoli, a farci togliere la maschera di studenti che, ormai liberi da probabili ansie di interrogazioni e voti, provano ad attingere la chiave di lettura giusta a conoscere se stessi e ciò che li circonda. Se questa ora ci aiuta a rispondere ad alcune domande importanti sull’esistenza, se stuzzica la nostra curiosità intellettuale indirizzandoci al dialogo e ad affrontare l'itinerario della vita e a captarne le sue straordinarie bellezze e sfaccettature, allora forse questa materia risulta essere importante anche più delle altre.
Un'ora così non è di certo un'ora persa.
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